A quella sovranità che è carne e soffio
festeggio quelle onde che chiamiamo scelte.
Sollevata e dialogante
con e in ogni imposizioni
da prima di me, e oltre.
Pronta sempre a carezzare
aria e ossa di questo esistere
chiamato io
per limitatezza umana.
La “me” bambina guarda, allerta,
sa scorgere zone non franche
da salvaguardare :
preziose creature
specchi del tutto, e non soltanto.

Teatro con la Giovane Compagnia di Attori di Verona.
Gabriele del Papa ph
2022, Parigi. Profondamente grata.
Maria A. Listur