CADERE in SÉ

Quando la sorpresa è accessorio,

s’interrompe il volo di una grazia ; 

si cade verso il basso della pena

ma, cadere verso l’alto è fattibile,

se è verso sé, 

sollevati dalla noia di non essere uguali a ieri 

né prevedenti del domani, 

del quasi ora. Sfumati nei contorni

e perplessi, epifanici, inaspettati ;

precipitati tale e quale una fragranza

o un addio, 

o la stessa notte gravida di luce d’alba,

verso l’alto, verso sé.

KABANARI ph

Parigi, sembra Buenos Aires e le sue casseruole.

2023 – Maria A. Listur

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Ho accomodato

nelle taschine dell’anima

tutti i pomeriggi in cui ridevi di te e di me

e di ciò che non può rinascere

e mi riempivi di addii.

Ti sbagliavi…

Ora Chronos gioca con me

e si svela in tempo di apparizioni

nella memoria della tua voce

nei sogni in cui mi redarguisci

in questo nostro “tablao” che sa

e rinasce. Lì, nelle taschine.

KIM WON SEOK art : Misaeng, Incomplete Life

Parigi, come fosse domani. 2022 – Maria A. Listur

RONDE

È il cerchio che quadra

da mani di luce

che ottimizzano curve,

riparano crepe.

Palmi di luce dell’alba

-sembra quasi tramonto

o lentissimo vespro-

ma è aurora freschissima, 

tra le dita di tutti i princìpi

continuazione e festa,

sorpresa, à mo’ di futuri.

Lune di Cioccolato di Francesco Zussa, chef 

Lune in grès 2018 di Maria A. Listur, art de la table

Collezione privata di Emanuela Morozzi 

 

Parigi, festeggiando.

2023 – Maria A. Listur

A FIOR DI PELLE

Un vestito ideale per essere altro che nudi

sogna ogni materia, tempestata di terra, 

mare e cielo ricamati ad ogni orizzonte

e un fuoco lento impuntito agli estremi,

dei bottoni a mo’ di boccioli ; 

da sgualcire dove si deve 

e dove oramai niente si deve,

da custodire :

qualche incongruenza, mai a riposo, 

baci e morsi, disposti ad imparare, 

un’infanzia, che sa perdonare, 

altri anni, che sembrano secoli ;

e te, preziosa creatura che forma mi desti, 

ferite ed unguenti, memoria e obblii 

per soltanto indossare ciò che mi serve.

Li Xiaofeng Abito di Porcellana

Parigi, grata per avere, da sempre, con chi condividere la luce.

2023 – Maria A. Listur

TRASPARIRE

In ogni città visibile o invisibile

diroccata o sovrapposta 

laddove andai immaginando 

definitive dimore 

-spesso tiepidi inferni- 

ove bruciare illusioni, 

-consapevole e saldo-

ogni gesto riempisti, mi spellasti

gli angoli e ogni asprezza

fino al fondo quasi profondo, 

-fondamenta della superficie-

del sovrano edificio

datomi a vita in custodia,

senza reclami, intrisa

dalla tua infaticabile luce.

Trasparences 2023

 

Paris, iniziando il 2023.

2023 – Maria A. Listur

NACER

Por eso de asombrarnos

por lo menos

o por eso de morir viviendo

por curiosidad ; 

por aquello de amarte

vida

sin querer saber porqué

se te invoca 

se te maltrata

se te desea

se te renueva 

en cada pesebre de cada día

según los tiempos

de cada Navidad.

 

LE VIF Belgium :

Bébés sans existence légal, Ukraine

Paris, silenciosamente.

2022 – Maria A. Listur

NASCERE

Per stupirsi

almeno

o per morire vivendo

per curiosità ;

per quello di amarti

vita

senza voler sapere il perché

ti si invoca

ti si maltratta

ti si desidera

ti si rinnova

in ogni mangiatoia di ogni giorno

secondo i tempi

di ogni Natale.

Parigi, silenziosamente.

SOLUBILE

Anima tu

nei reconditi aromi

– creduti passati –

faro

insostituibile guida

contundente, precisa

salsedine e lacrima

compagna solerte

stupefacente

culla ;

delicata, robusta

silente, ritmata

senza pretese

– comprabili –

disciolta, ancora

e ancora, in aria.

Côte d’Azur, 2022

2022, specchi della costa di panna.

Maria A. Listur

IDENTITÀ

Come fosse impronta, la poesia

svela volumi, e sa esiliare

insensibilità latenti, magre consuetudini, 

lama impeccabile per qualunquismi.

Sola ma, evidente e pura, per sovversivi

moltitudine determinata e non solo voce

spesso lettere, o neanche frasi

semantica universale, e traduzione 

che mi desti allora nell’accordare 

le nostre forme, per quel amare.

Luke Bugbee art

Parigi, ferale e magnifica.

2022 – Maria A. Listur

AUGURIO STAGIONALE

Rivelarsi a sé, 

oltre quel sé ordinato a pensiero.

Svelarsi ai passi dati in ogni direzione 

possibili ponti verso altre galassie 

dove il respiro non è solo polmonare

e amare è pizzico primordiale, 

sostegno perenne ovunque e a chiunque, 

pista d’atterraggio di chi sta arrivando, 

benedizione sbattuta tra palpebre e palpebra, 

tocco oltre la pelle carnale e sottile.

Autunno, inverno, primavera ed estate.

Shihya Kowatari art

Parigi, quando le stagioni passano in una giornata.

2022 – Maria A. Listur